15 maggio 2011

Il cavolo come s'ha da fare...

Mi hanno donato l'ultimo cavolo nero della stagione, ci sono i carciofi, gli asparagi,
 i piselli...tutto di un verde vivace, brillante addirittura squillante e il cavolo non a caso si
chiama nero, mi veniva un po' di tristezza a pensare alla ribollita,  ai freddi inverni e ai cieli grigi.

Ma " a cavol donato non si guarda in bocca " e quindi dovevo capire come trasformarlo.
Un antipasto semplice della nostra tradizione contadina: pane toscano raffermo, aglio strusciato, cavolo nero e olio extravergine di oliva.

Ho sfogliato il cavolo nero, togliendo le costole centrali, l'ho messo a cuocere in acqua bollente
salata. Il pane raffermo era in forno a crogiolare, tolto e stato strusciato abbondantemente con uno
spicchio d'aglio, salato, è stato messo in un vassoio.

Cotto il cavolo, le foglie sono state adagiate sopra il pane insieme all'acqua di cottura in modo che
ammorbidisse completamente il pane rendendolo inzuppato e saporito. Sopra a tutto olio
extravergine di oliva,  pepe di mulinello.





L'acqua di cottura del cavolo deve essere ben visibile anche nel piatto e con altro pane si può fare una scarpetta, perchè no...!

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Spaghettino