29 dicembre 2011

Il ricovero delle piante


E' arrivato il gelo e la sera le piante vanno poste in un luogo calduccio. Il giorno godono dei raggi
tiepidi del sole, ma appena tramonta vanno subito poste sotto un tetto e riparate dalle goccioline di brina che le farebbero indebolire fino ad arrivare alla resa completa.
In questo periodo dell'anno nella casa gli spazi più luminosi vengono dati in affitto e loro ripagano con delle belle fioriture.
I muratori hanno lasciato dei pancali, che sono stati dipinti e fatti a decoupage e adesso fanno da sostegno a ciclamini, violette africane, sansevierie, epyphillum....
La mattina basta uno sguardo per capire di cosa hanno bisogno: se le sfiori con una mano ti accorgi
che cosa è loro necessario, di ben poco, ma che gioia vedere spuntare una nuova foglia o lo schiudere
di un bocciolo.
La casa sorride ai nuovi silenziosi inquilini.

26 dicembre 2011

Cipolline agre? dolci? No, agrodolci

























Cipolline in agrodolce.
Mi ricordo dei sacchetti di cipolline da pulire che mio babbo comprava al mercato e poi tutta la famiglia a togliere i veli fino ad arrivare alla bianca cipollina Borettana, Boretto, dove si coltiva, è un piccolo paese
dell' Emilia Romagna lungo il corso del fiume Po.
Adesso le vendono già pulite, il modo più consueto di cucinarle è in agrodolce.

Le mettiamo in una casseruola con olio evo e le facciamo cuocere per qualche minuto, aggiungiamo
aceto balsamico e lasciamo che cuociono ancora, aggiungiamo anche un cucchiaio di miele, sempre controllando che non asciughino troppo e ponendovi rimedio allungando con acqua calda.
Un contorno saporito, con distinti i tre sapori: cipolle, aceto, miele. 

22 dicembre 2011

Il Bimby, la riuscita del ragù di carne

Ho abbandonato per un po' il blog, è imperdonabile, ma spero di essere giustificata. Gli impegni familiari mi hanno completamente assorbito, ho dovuto dare la priorità ad altri facimenti, che fotografare e scrivere.

Sto preparando, architettando delle novità e al momento del lieto compimento ve ne darò notizia.

Stamani, sempre per la fretta, ho usato per la prima volta il Bimby per fare il ragù di carne.
Il tempo indicato era mezz'ora  seguendo alla lettera le indicazioni del ricettario
Macchina infernale o paradisiaca a scelta, è riuscito un sugo di carne di tutto rispetto anzi direi proprio buono.
Molte volte è più facile rimanere dritte nei binari  delle abitudini e non cercare le avventure, chiudersi ai cambiamenti, ma stamani il Bimby mi strizzava l'occhio sopra la mensola della cucina ed io pensavo che dovevo fare il sugo di carne, ma era già troppo tardi e non potevo stare ad aspettare che bollisse piano piano fino a cottura e allora? Dopo due volte che la mia attenzione si era soffermata sulla macchina
ho deciso di prendere il ricettario e di aprire il coperchio. In tutto sono  trascorsi 40 minuti e il sugo
era nel nostro piatto insieme agli spaghetti

08 dicembre 2011

Secondo giorno: i ravioli




Giornata intensa trascorsa alla Fattoria di Tregole: in fattura i ravioli.
Non ho le foto dei piatti, ce ne siamo completamente dimenticati, eravamo presi dalla discussione
sul gusto di uno o di un altro  abbinamento, quelle cose che succedono quando nel tavolo abbiamo, come commensali, persone attente e con forti esperienze culinarie.

Sono stati fatti i saccottini di ricotta e vaniglia al sugo di coniglio, i fagottini gratinati alla crema di zafferano, tortelli di patate con gota croccante, ravioli di radiccchio, ricotta e scamorza alla crema di porri.


03 dicembre 2011

Risotto al radicchio di Treviso

Mia figlia è tornata da Treviso con una borsa stracolma di radicchio tardivo, lei  scriverà un post
su questo ortaggio e penso che fra breve lo leggeremo; nel frattempo lo stiamo cucinando in tutti i modi.

Due parole per questa città: è andata per la sua tesi di laurea per visitare la redazione di COLORS e per fare visita ad una sua amica, coinquilina in Erasmus a Barcellona. Ha detto di aver trovato una città di grandissima perfezione, quasi fosse tutto finto come sul set di un film, piacevole, vivace.

Ho proceduto con la ricetta di un classico risotto, accanto cicale di mare e scampi.
Il pesce cotto al vapore, faceva da compagno ideale per questo risotto amarognolo. Qualcuno credeva di trovare il sapore di pesce e radicchio mischiati nel risotto, lasciati volutamente distinti per avvertire
il radicchio da solo e  il pesce che, con la cottura al vapore, sprigionava tutta la dolcezza delle sue carni.
A me è sembrato anche divertente soffermarci con le mani a spolpare le cicale e gli scampi per poi continuare con le forchette verso il risotto. Sono sopraggiunte critiche verso la pesca dei piccoli scampi,
secondo me, dovute anche alla grande inesperienza di trattare con le mani la ricerca del cibo. Certo ci vuole pazienza a spolpare le cicale e gli scampi, ma si sa, i giovani, di pazienza ne hanno poca!