23 maggio 2011

Cena giapponese

Vecchie foto ritrovate in una scheda delle prima macchina digitale.
Fu una cena fatta da dei ragazzi giapponesi, noi mettemmo l'ambiente e loro cucinarono
per tutto un pomeriggio e poi finimmo tutti a tavola.
Fu una serata particolare che riunì due equipe cuciniere che durante la settimana cucinavano
solo piatti toscani e con piacere ritornarono alle origini.











La crostata ai mirtilli


























Sta a Claudia postare la ricetta!

Focaccia con cipolla fresca di Tropea

Ho sempre tralasciato i lievitati salati, e sono quelli che mi affascinano di più.
Forse questo mio rifiuto era dovuto alla voglia di tutto subito senza aspettare e la prima e poi la
seconda lievitazione, adesso che il ritmo della mia vita è cambiato, penso che dedicherò più
tempo a queste preparazioni.





  • Farina 400g.
  • Cipolle fresche di Tropea 160g.
  • Acqua 4dl.
  • Lievito di birra 10g.
  • Olio di oliva extravergine 5cl.
  • Sale fino e grosso

Ho messo la farina in un recipiente capiente,  ho aggiunto 3 dl. di acqua dove avevo sciolto
il lievito e di seguito ho aggiunto 4 cl. di olio di oliva extravergine

Ho impastato tutto, aiutandomi con una spatola,  lasciando lievitare per 30 minuti coperto.

Poi l'ho steso in una teglia oliata e fatto lievitare per altri 30 minuti, sempre coperto.
Affettate le cipolle sottili disporle sopra l'impasto, insieme al sale grosso.Irrorare tutta la superficie con acqua e olio rimasti ed infornare.

Io ho infornato a 180°C di forno elettrico mettendo all'interno un recipiente con l'acqua.
O nel combinato con vapore con il 20% di umidità.
La focaccia è cotta quando si forma la crosta in superficie. I tempi variano da forno a forno
bisogna un po' sperimentare e tastare con le mani.

 




15 maggio 2011

Torta di ricotta e nocciole



Torta senza farina,  appuntata da uno dei primi Grand Gourmet, grandissima rivista degli anni '80,
ha cessato di essere stampata nel 2004, copertina
cartonata da collezione; al numero 100 fu cambiato
formato e da molti, per questo, abbandonata.
Rimaneva sicuramente interessante, ma non unica, anche se riguardata adesso e confrontata con quello che ci offre il mercato darebbe del filo da torcere a tutte le presenti.
Per la prima volta, infatti, si raccontava della grande cucina: foto uniche, così come la grafica, veramente grande nostalgia.









Ritorniamo alla torta.
        
          Ingredienti:
  • Burro 100g.
  • Zucchero 50g.
  • Tuorli 4
  • Ricotta 100g.
  • Nocciole 100g.
  • Scorza di limone grattugiata
  • Albumi 4
  • Sale 
  • Cioccolato amaro
  • Marmellata di albicocche
  • Zucchero a velo


La teglia rotonda la imburriamo e cospargiamo di zucchero o farina di riso per mantenere l'assenza
di glutine.
Passiamo la ricotta da un setaccio, tritiamo le nocciole.
Il burro tiepido lo sbattiamo con lo zucchero e lo rendiamo spumoso, uniamo successivamente i tuorli,
la ricotta, le nocciole e la scorza del limone grattugiata.
Montiamo a neve gli albumi e li uniamo al composto delicatamente.

Versiamo tutto nelle tortiera e cuociamo in forno per trenta minuti a 180° C.
Nel frattempo diluiamo la marmellata di albicocche con un po' di acqua mettendola sul fuoco
brevemente. Ne spalmiamo uno strato sopra la torta raffreddata.
Spolverizziamo la torta con lo cioccolato fondente grattugiato.


Il cavolo come s'ha da fare...

Mi hanno donato l'ultimo cavolo nero della stagione, ci sono i carciofi, gli asparagi,
 i piselli...tutto di un verde vivace, brillante addirittura squillante e il cavolo non a caso si
chiama nero, mi veniva un po' di tristezza a pensare alla ribollita,  ai freddi inverni e ai cieli grigi.

Ma " a cavol donato non si guarda in bocca " e quindi dovevo capire come trasformarlo.
Un antipasto semplice della nostra tradizione contadina: pane toscano raffermo, aglio strusciato, cavolo nero e olio extravergine di oliva.

Ho sfogliato il cavolo nero, togliendo le costole centrali, l'ho messo a cuocere in acqua bollente
salata. Il pane raffermo era in forno a crogiolare, tolto e stato strusciato abbondantemente con uno
spicchio d'aglio, salato, è stato messo in un vassoio.

Cotto il cavolo, le foglie sono state adagiate sopra il pane insieme all'acqua di cottura in modo che
ammorbidisse completamente il pane rendendolo inzuppato e saporito. Sopra a tutto olio
extravergine di oliva,  pepe di mulinello.





L'acqua di cottura del cavolo deve essere ben visibile anche nel piatto e con altro pane si può fare una scarpetta, perchè no...!

09 maggio 2011

Bambino





   Bambino, se trovi l'aquilone della tua fantasia
legalo con l'intelligenza del cuore.
Vedrai sorgere giardini incantati
e tua madre diventerà una pianta
che ti coprirà con le sue foglie.
Fa delle tue mani due bianche colombe
che portino la pace ovunque
e l'ordine delle cose.
Ma prima di imparare a scrivere
guardati nell'acqua del sentimento.

                  Alda Merini 

Mezzopunto

Kaffe Fassett, non si può nominare il mezzopunto senza riferirsi a lui.
Americano, ha scoperto il lavoro a maglia e il mezzopunto dopo un viaggio in Inghilterra,
nato pittore ha lasciato i pennelli dedicandosi esclusivamente al mezzopunto e con esso ha realizzato dei lavori così originali da essere apprezzato a livello mondiale.


08 maggio 2011

Le patate novelle



















Cotte al forno con la buccia, sale, olio extravergine di oliva, rosmarino.

Aglione

La pressione si è alzata e l'aglio la regola, quindi oggi facciamo l'aglione, anche se i pomodori
ancora non sono maturi nei nostri orti, e consiglio di farlo nel periodo di raccolta nostrana.

L'aglio però va colto altrimenti spiga, è aglio elefante, cioè con un solo bulbo del diametro
di circa 60mm.



Aglio piantato da mio marito in ricordo di un piatto mangiato negli Stati Uniti qualche anno fa.
Il bulbo gigante cotto al forno, tagliato in cima veniva gustato con un cucchiaino,
i nostri sono venuti un po' più piccoli.


Tagliato e messo insieme ad altri spicchi di aglio comune a cuocere in olio extravergine di oliva.
Lo faccio cuocere, quindi aggiungo anche 2 cucchiai di acqua.
I pomodori sono nell'acqua calda per togliere successivamente la buccia, tolgo i semi strizzandoli
e li faccio a pezzi e li aggiungo al'aglio.

Sale, peperoncino e una cottura leggera di 10 minuti, il pomodoro deve rimanere abbastanza
intatto, non si deve sfare come in una comune salsa. E' per questo che ci devono essere i
pomodori maturi e succosi.

Di regola con l'aglione ci si condiscono i pici, ma essendo laboriosi e lunghi da farsi si rimanda
ad una prossima volta.

05 maggio 2011

Charlotte al cioccolato



















































L'ho fatta due volte in tre giorni, questa la dice lunga sulla sua bontà.
Mi mancava uno stampo detto" da charlotte" che faccio mi arrangio o rimando la preparazione.
Ho pensato qualche giorno, rileggendo la ricetta, che tutte le volte che aprivo il libro di
Julie Andrieu mi veniva sotto gli occhi essendo evidenziata con il nastrino segnalibro.
Mi sono decisa, non c'è lo stampo, prendo una classica pentolina, vediamo cosa succedde.

Il cioccolato, 250g., a sciogliere a bagnomaria, ho unito 130g. di burro, mescolando i due composti. Lasciati a raffreddare.
Ho fatto il caffè, una tazza da cappuccino e l'ho unito al rum, 3 cucchiai. Lasciati da parte.


Ho montato gli albumi, 6, a neve ferma unendo 80g. di zucchero semolato e 2 bustine di
zucchero vanigliato. L'ho uniti al composto di cioccolato.

Ho preso la mia pentolina e via via immergendo nel caffè i savoiardi, quelli che servono per avvolgere
tutto il contenitore che adopererete, ho iniziato dal fondo, poi torno torno, di seguito
ho versato la mousse all'interno e ho coperto la parte superiore con un'altro strato di savoiardi
ammollati nel composto caffè e rum.

Ho coperto con la pellicola e lasciata la notte nel frigo.
La consistenza della mousse senza i tuorli è molto leggera e delicata.