01 novembre 2011

Marmellata di mele cotogne

Le ho sempre viste abbandonate nei terreni, mai prese a cuore, nessuno va mai a vedere quando arriva la loro maturazione, le mele cotogne non sono dei frutti che si mangiano al momento della colta, dopo averle passate  tra le mani per togliere un minimo di sporco.


Si pigiano facilmente, e quelle chiazze marroni sulla buccia le fanno scartare nell'immaginario collettivo.
Ma sono buone,  riappropiamoci di frutti che non troviamo nei banchi dei supermercati, sono buone fatte a fette al forno con sopra un po di zucchero oppure in gelatina o marmellata

Vengono chiamate mele o pere cotogne, a seconda se sono più o meno allungate, ma l'albero è il cotogno e i frutti sono maliformi o piriformi, originario dell 'Asia  Minore e della zona caucasica ha avuto un calo di coltivazione nelle nostre zone dove aveva raggiunto l'apice negli anni '60.
Non ha una commercializzazione del fresco, ma la produzione è assorbita quasi totalmente dall'industria 
anche usata come addensante essendo molto ricca di pectina.

La marmellata è particolare, si addensa facilmente ed ha bisogno di poca cottura.
Ho iniziato a tagliare i frutti, abbastanza faticoso farlo, a piccoli pezzi, li ho messi in acqua a cuocere
per una 20 di minuti, scolati, passati erano pronti per farli cuocere con zucchero, un goccio di brandy e semi del baccello di vaniglia.  Poi su una bella fetta di pane.


Nessun commento:

Posta un commento

Spaghettino